La mitica Route 66 in una personale di Franco Fontana
Arte,  Fotografia

La mitica Route 66 in una personale di Franco Fontana

Inaugura il 16 ottobre allo Spazio BDC28 di Parma la personale di Franco Fontana sulla leggendaria Route 66 che attraversa gli Stati Uniti d’America.

Era il 2000 (esattamente venti anni fa) quando il grande fotografo italiano attraversa gli Stati Uniti percorrendo la mitica Route 66 da Chicago a Los Angeles; ben 2448 miglia!

 

La mitica Route 66 in una personale di Franco Fontana
Era il 2000 (esattamente venti anni fa) quando il grande fotografo italiano attraversa gli Stati Uniti percorrendo la mitica Route 66 da Chicago a Los Angeles; ben 2448 miglia!

 

La Route 66

Molto in voga fin dagli anni della Grande Depressione americana, la highway denominata Route 66 collega Chicago alla California, “tuffandosi” letteralmente in mare al molo di Santa Monica, punto di arrivo della lunghissima strada nazionale. E’ fondamentale per l’economia degli Stati che attraversa. Un tempo percorsa dagli americani che si mettevano in viaggio verso il West. Oggi da tutti i turisti che partono alla volta di un incredibile trip, rigorosamente on the road.

La “strada madre”, come la chiamava lo scrittore John Steinbeck, la più famosa d’America. Una way (strada e stile) of life che questo ultimo secolo ha strappato dal cuore degli americani e iniettato in ognuno di noi, grazie a letteratura e soprattutto al cinema.

 

La mitica Route 66 in una personale di Franco Fontana
Las Vegas, in New Mexico, c’è ancora la stazione dei pompieri che appare in Easy Rider, quando Jack Nicholson decide di affrontare la strada.

 

A creare il mito, infatti, sono stati letteratura e cinema della seconda metà degli anni novanta.  Come dimenticare Furore, Blues Brothers, Rain Man e soprattutto Thelma e Louise e  l’indimenticabile Easy rider che ha segnato un’intera generazione. Tutto, lungo la Strada Madre, è  immortale, persino la vecchia insegna arrugginita di un motel o di una pompa di benzina. A Las Vegas, in New Mexico, c’è ancora la stazione dei pompieri che appare in Easy Rider, quando Jack Nicholson decide di affrontare la strada.

 

Motel e villaggi fantasma, oggetti dai colori sbiaditi, quasi ostinatamente legati a un passato dove spiccano fili del telefono, oggi più che mai fuori luogo.

 

Come l’ha vista Fontana

Quella ritratta da Fontana è una Route 66 che inizia la sua decadenza come  un’attrice sul viale del tramonto.   Questo presente fatto  di palazzi  ormai in disuso, serbatoi per l’acqua fatiscenti, bar e stazioni di servizio con le insegne sbattute dal vento. Ma anche motel e villaggi fantasma, oggetti dai colori sbiaditi, quasi ostinatamente legati a un passato dove spiccano fili del telefono, oggi più che mai fuori luogo.

 

La mitica Route 66 in una personale di Franco Fontana
Le immagini di Franco Fontana nella mostra a Parma sulla Route 66 sono state realizzate  due decadi fa

La Mostra

Sarà la Reggia di Colorno a fare da sfondo all’esposizione  visitabile dal 16 ottobre. Gratuitamente tutti i venerdì, sabato e domenica fino all’8 novembre, dalle 16:00 alle 20:00.

Le immagini di Franco Fontana nella mostra a Parma sulla Route 66 sono state realizzate  due decadi fa, e ci raccontano con autorilità quella strada inaugurata nel 1926 e divenuta un’icona del nostro tempo. Il sogno americano, il periodo hippie, la cultura della beat generation: tutto racchiuso dentro a delle fotografie di incredibile e visionaria bellezza, capaci di raccontare come poche altre questa arcinota Highway.

L’esposizione è inserita nel contesto dell’undicesima edizione della rassegna ColornoPhotoLife, un festival fotografico in programma dal 12 settembre all’11 novembre presso la stessa reggia di Parma, città inoltre nominata capitale della cultura italiana 2020.

 

Il sogno americano, il periodo hippie, la cultura della beat generation: tutto racchiuso dentro a delle fotografie di incredibile e visionaria bellezza
Il sogno americano, il periodo hippie, la cultura della beat generation: tutto racchiuso dentro a delle fotografie di incredibile e visionaria bellezza

 

Inoltre

Oltre a questa esposizione, vi sarà possibile ammirare anche quella dedicata al fiume Po realizzata dal fotografo inglese Michael Kenna e altre opere di fotografi italiani, come Tina Comai e Livio Senigalliesi.

 

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