Riapriranno cinema e teatri in Italia? La proposta del Ministro Franceschini cristina acidini
Teatro,  Cinema

Riapriranno cinema e teatri in Italia? La proposta del Ministro Franceschini

La pandemia ha causato una serrata delle sale. Gli appelli da parte dei rappresentanti del mondo della cultura continuano.

Riapriranno cinema e teatri in Italia?  È quanto proposto dal Ministro Dario Franceschini e annunciato in un’intervista al Corriere della Sera.

 

Il settore dello spettacolo

I dati del settore dello spettacolo sono drammatici, come testimonia la Siae: nel 2020 il 70% di eventi in meno, un calo degli ingressi del 72,90%… Gli addetti ai lavori – fra questi Claudio Longhi, direttore del Piccolo Teatro di Milano

lamentano che poco si muove o arriva dalle istituzioni. Longhi non condanna lo streaming ma dichiara: “«Necessario mettere in campo tutte le strategie possibili in questi tempi di sospensione. Lo streaming non può sostituire lo spettacolo dal vivo. Questo può darsi solo in presenza».

 

A proposito di cinema e teatri il Ministro Franceschini dice….

«La chiusura di teatri, cinema e sale da musica è stato un dolore, ma inevitabile. Abbiamo cercato di accompagnare con misure straordinarie, attraversando questo deserto, i tanti mondi legati al cinema, al teatro, alla musica sostenendo imprese e lavoratori.

Una realtà che non ha mai conosciuto ammortizzatori sociali ha avuto la cassa integrazione per i dipendenti e sostegni per i tanti lavoratori precari o intermittenti.

Un lungo elenco di interventi che non bastano, lo so perfettamente: li sto riproponendo in modo consistente per il nuovo decreto Ristori. Finché non lavorano, occorre sostenere gli operatori del settore al di là del tipo di contratto che avevano. Ma ora bisogna ragionare della riapertura».

 

Dario Franceschini: "Ora bisogna ragionare della riapertura"
Dario Franceschini: “Ora bisogna ragionare della riapertura”

 

Riaprire, ma come?

Il Ministro ha chiesto al Comitato tecnico-scientifico un incontro urgente per proporre le misure di sicurezza integrative su cui stanno lavorando le organizzazioni di categorie.

Varie le ipotesi sul tavolo: si va dai biglietti nominativi all’ obbligo di indossare nelle sale le mascherine Ffp2, alla tracciabilità delle persone.

È chiaro a tutti  che la sicurezza sia un’assoluta priorità. Sembra però – dall’esperienza acquisita in questi mesi di pandemia e di chiusure più o meno totali – che i luoghi più pericolosi siano quelli dove ci togliamo la mascherina: ristoranti, bar, case private.

Nei teatri e nei cinema, già nella riapertura estiva, c’erano misure di sicurezza molto rigide che si sono rivelate efficienti: mascherina, distanziamento, igienizzazione delle mani, sanificazione dei locali” sottolinea ancora Franceschini.

Anche il Presidente del Consiglio Mario Draghi è già intervenuto sull’argomento constatando come le città italiane senza teatri e cinema e le piazze senza musica siano più tristi: “così l’Italia non è l’Italia”.

 

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