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Poltrona Frau, 40 nuovi prodotti per il Design Village di Montezemolo

Poltrona Frau, Cassina e Cappellini hanno tolto i veli a nove collezioni di design

"Abbiamo fatto un grande sforzo in risorse, tempo e investimenti, arrivando a questa edizione della Design Week milanese con quaranta nuovi prodotti" ha detto ieri Matteo Montezemolo, vicepresidente del gruppo Poltrona Frau, nella conferenza stampa di presentazione delle novità dei marchi di riferimento del gruppo: Poltrona Frau, Cassina e Cappellini.

All’interno dello spazio espositivo che da qualche anno viene chiamato il Design Village del Gruppo, in via Savona, 3000 metri quadrati (fanno parte degli show room di via Savona Diego Della Valle), si dipana il percorso espositivo del Gruppo.

Partiamo da Poltrona Frau, dove per la prima volta ha collaborato Paola Navone. Con il suo sguardo eclettico, ha offerto una versione del letto inaspettata, dove il concetto di accoglienza e riposo sono personalizzabili da ciascuno, attraverso una testata assolutamente malleabile che può essere modellata come plastilina, grazie ad un sistema di tubolari flessibili, completamente nascosti. Particolare la scrivania realizzata da Roberto Lazzeroni, che ha tratto ispirazione dalla maestria di Poltrona Frau nel lavorare la pelle. Il rivestimento del piano, in pannello di fibra di legno, è realizzato in un unico manto di cuoio, senza cucitura.

Cassina, come ha spiegato il suo brand director, Gianluca Armento, ha costruito la collezione intorno a sette storie che girano intorno al concetto di autenticità. La prima, la più sorprendente, è stata interpretata da una libreria di Franco Albini del ’38, progetto che è diventato famoso senza mai essere stato messo in produzione prima d’ora. Si chiama Veliero e ci sono voluti cinque anni di lavoro per ingegnerizzarlo e metterlo in produzione. Realizzata in frassino, vetro, ottone e ferro, sembra un oggetto sospeso nell’aria. Grande enfasi anche ai progetti outdoor con le arcinote poltrone di Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand, nella collezione Cassina I Maestri, sviluppati per l’arredamento da esterni, con particolari tecnologie e tessuti drenanti. Rodolfo Dordoni invece ha interpretato l’aspetto più contemporaneo del marchio con un divano molto maschile, severo, ispirato agli anni Sessanta, che esprime la tradizione di alta falegnameria dell’azienda.

Il marchio Cappellini "vuole sognare, con un po’ di ironia e con i piedi piantati per terra", ha commentato il suo art director Giulio Cappellini presentando la nuova famiglia di prodotti. Sono stati messi a punto 14 prodotti da 11 designer. Oltre ai prodotti di Jasper Morrison che, come dice Cappellini, "fa oggetti eccezionali nella loro normalità", c’è spazio per il linguaggio magico di Nendo, le atmosfere orientali della coppia Doshi Levien che quest’anno disegnano per la prima volta per Cappellini. Due ulteriori nuove presenze sono quelle dell’israeliano Raphael Navot con POH, un oggetto scultura che mixa artigianato e industrializzazione e Daphna Laurens, con la linea di lampadeTafelstukken. Entrambi prototipi con una forte componente di materiali naturali come il legno. Progetti tra artigianato e industria, un filone di ricerca che rappresenta una tendenza molto forte nell’arredo e nel design per i prossimi anni.

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