Moda

GIORGIO ARMANI, PREMIO DAL PARLAMENTO EUROPEO

Giorgio Armani “veste la pace”, importante premio dal Parlamento Europeo

Giorgio Armani, premio dal Parlamento Europeo. Tra gli italiani anche Carlo Capasa e Carlo D’Amario, CEO di Vivienne Westwood.

A premiare The King è il comitato dell’African Fashion Gate, associazione senza scopo di lucro che si batte contro ogni sorta di xenofobia. “African fashion Gate ha conferito il Premio la Moda Veste la Pace 2020  a @giorgioarmani simbolo della Moda Italiana nel Mondo, per l vivace e coraggiosa attenzione verso le problematiche relative alla salvaguardia e al rispetto dell’ambiente e del mondo animale e per il suo forte richiamo a una moda più sostenibile perché di grande qualità e capace di durare nel tempo” si legge sul profilo Instagram dell’associazione.

Prima di Armani a ricevere il premio per la pace è stato Valentino

Nel 2018, il Parlamento Europeo premia Valentino Garavani come “Uomo della Moda e della Pace”. Il riconoscimento arriva per la creazione dell'”abito della pace“, realizzato dal couturier nel 1991.

Storia dell'”abito della pace di Valentino Garavani”

Peace Dress. 1991

Il Peace Dress è un lungo abito che scivola a tutta lunghezza creando un quasi impercettibile strascico.

Il fondo bianco, simbolo di purezza, viene ricamato con la parola PACE tradotta in quattordici lingue. L’abito è realizzato a poche settimane dallo scoppio della Guerra del Golfo.

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Carlo Capasa, Simone Marchetti e Carlo D’Amario premiati a Bruxelles per l’attenzione green

Carlo Capasa, Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, ha ricevuto il premio per aver istituito i Green Carpet Fashion Awards, una serata di gala, che si tiene generalmente nella cornice del Teatro La Scala di Milano. “Per la vivace e la coraggiosa attenzione verso le problematiche relative alla salvaguardia e al rispetto dell’ambiente e del mondo animale; e per il suo forte richiamo alla moda più sostenibile perché di grande capacità e durevole nel tempo“.

Carlo D’Amario, Ceo di Vivienne Westwood, riceve il premio per “per l’impegno nella collaborazione con l’International Trade Center per il progetto Ethical Fashion, da cui è nata la collezione Africa Bag: borse realizzate a mano a Nairobi da artigiani locali con materiali sostenibili.”

Infine, Premio Internazionale al Giornalismo di Moda a Simone Marchetti, direttore dell’edizione italiana di Vanity Fair “autorevole osservatore della moda, del costume e dell’attualità ha risposto alla discriminazione con un intero numero di Vanity Fair“.

 

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