Moda

CRISTÓBAL BALENCIAGA

Quest’anno si festeggia il centenario dalla nascita della prima House of  Balenciaga a San Sebastián, nei Paesi Baschi, e 80 anni dalla nascita dell’atelier parigino, nel 1937.

Cristóbal Balenciaga cominciò a creare abiti di haute couture nella sua terra, dove  aprì il suo primo atelier, la cui clientela era costituita in gran parte da aristocratici. Quando la monarchia spagnola venne deposta, nel 1930 si trasferì in quella che divenne la sua seconda casa, Parigi, e si fece conoscere per i suoi abiti con forti richiami alla moda spagnola dell’età elisabettiana.

Quet’anno il visionario maestro della moda sarà ricordato con due mostre: la prima si terrà al Musée Bourdelle di Parigi e inauguererà a marzo, si intitolerà “Balenciaga, l’œuvre au noir“, e insisterà sull’amore e il legame profondo ,che ha influenzato le sue creazioni nel corso di tutta la sua carriera, dello stilista per il colore nero. Si tratterà di una vera e propria celebrazione di questo iconico colore, con abiti provenienti dall’archivio della maison, che ora fa parte del polo del lusso Kering di proprietà di François-Henri Pinault, e dalla collezione del Palais Galliera, Musée de la mode de Paris.

La seconda esibizione, la più grande retrospettiva dedicata in Gran Bretagna al lavoro del geniale coutourier, e all’eredità lasciata ai suoi allievi e successori, intitolata “Balenciaga: Shaping Fashion“, da maggio alla prestigiosa Victoria & Albert Museum. Ci saranno bozzetti, fotografie, un centinaio di abiti di archivio(alcuni dei quali mai mostrati fino ad oggi al pubblico), una ventina di cappelli, e anche filmati: tutto il necessario per evidenziare come lo stilista sia stato un pioniere della ricerca, dell’alta sartorialità, e che col suo geniale talento ha contribuito a cambiare i codici della moda per sempre.

 

Londra e Parigi, le due città internazionalmente riconosciute come le capitali della moda, celebreranno quindi il visionario stilista iberico, il suo talento e il suo stile inimitabile.

Balenciaga(1895-1972), ha fatto storia e viene ricordato per aver cambiato radicalmente le silhouette degli abiti delle donne: Christian Dior lo definì “il maestro di tutti noi”, e anche per aver rilasciato una sola intervista nel corso di tutta la sua carriera, alimentando il mistero attorno alla sua figura di genio inarrivabile.

 

 

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