Alessandro Michele
Moda

ALESSANDRO MICHELE, GIORGIO ARMANI E L’HASHTAG DELLA DISCORDIA

Giorgio Armani: colpo basso a Alessandro Michele: “Teste mozzate in passerella? Siamo al Limite!

Giorgio Armani è stato lapidario contro la mise en scene della collezione autunno/inverno 2018-19 di Alessandro Michele per Gucci.

Il gran parlare che si è generato dopo il défilé, vede un Alessandro Michele sempre più al centro della scena. Il motto è, “Purché se ne parli”.

Non dobbiamo a tutti i costi strafare con un’emotività facile. No che certi toni siano assenti dalle passerelle. Anche qui c’è un’emotività facile che è una spettacolarizzazione” ha continuato Gorgeous George.

In molti hanno creduto che la spettacolarizzazione – orripilante – della sfilata di Gucci trattasse temi sociali ben più sensibili rispetto a ciò che realmente si intendeva trasmettere.

Il concept della sfilata descrive il mondo virtuale ispirato dal Manifesto Cyborg di Donna J. Haraway.

Alessandro Michele si scaglia contro un mondo che gli ha portato solo dei benefici: i Social.

Lui stesso commenta: “ è possibile diventare chi vogliamo essere se ci rifiutiamo di uniformarci a modelli identitari univoci ed eteroimposti”.

Lui che non si è mai definito uno stilista ma un artigiano, ha poi incalzato affermando: I grandi cambiamenti vengono anche attraverso le sofferenze e le sofferenze di oggi sono anche i nazionalismi, i terrorismi e gli egoismi. Ma occorre seminare il cambiamento e io sono sicuro che siamo in epoca di grande cambiamento […]Credo che la moda oggi abbia una coscienza che non ha avuto nel passato, molti di noi non riescono a fare solo abiti ma sentono la necessità di inserire un messaggio.”

Alessandro Michele
Analogia figurativa di Alessandro Michele e l’arte moderna

Nulla che possa preludere messaggi subliminali contro gli atti terroristici come qualcuno potrebbe credere. Non c’è inclusività. Alcun ponte comunicativo collegherebbe Oriente e Occidente. C’è solo spettacolarizzazione.

Ma un plauso a lui è doveroso visto che ne stiamo parlando ancora.

Analizziamo dettagliatamente la sua sfilata.

L’impianto scenografico è in netta contrapposizione con il progetto creativo.

Nel calderone di fonti d’ispirazione spicca il mood anni Settanta con jeans dall’effetto used e pellicce sintetiche.

La difficoltà a definire un concept realistico diventa chiara nel look che omaggia l’enigmatica agente segreto Mata Hari, morta agli inizi del ‘900.

Anche gli imperatori cinesi “risorgono” in questa collezione. Che l’inclusività di Alessandro Michele non voglia dimenticare il mercato asiatico?

Alessandro Michele
Alessandro Michele al termine dello show

Il giro del mondo di Alessandro Michele tocca anche l’Estremo Oriente con l’hijab e poi ritorna in Europa con foulard eleganti proprio come quelli in voga negli anni ’50.

Figure antropomorfe hanno calcato la passerella con l’occhio di Shiva, ossia l’occhio della visione spirituale.

Ma veniamo alle tante dibattute teste mozzate.

Esibire la testa decapitata era un atto ricorrente nei dipinti storici come Salomé con la testa del Battista di Lucas Cranach il vecchio (1530).

A distanza di secoli, Michele lascia che siano le stesse modelle a tenere tra le braccia la loro testa.

Sarebbe doveroso, dunque, dare una rilettura alle prime battute dell’articolo.

è possibile diventare chi vogliamo essere se ci rifiutiamo di uniformarci a modelli identitari univoci ed etero imposti”. Questo è quanto affermato da Michele nel post sfilata.

Identità è la parola che risalta tra tutte.

Ma come è possibile pretendere individualità se poi, furbescamente, si lancia l’hashtag #guccichallenge?

E dove è finito l’importante messaggio contro le sofferenze provocate dai “nazionalismi, terrorismi ed egoismi”  se poi si sfocia – come sempre- in una parata carnevalesca a suon di hashtag e foto bislacche?

Che Alessandro sia più bravo come sceneggiatore che come designer?

 

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!