Look collezione Alberta Ferretti SS20
Moda

ALBERTA FERRETTI SS20: PERSONAL ATTITUDE ALLA MFW

“Dedicata alle donne di carattere”: la collezione Alberta Ferretti SS20 parla di individualità

La collezione Alberta Ferretti SS20, resa ancor più concreta e surreale grazie alla videoinstallazione dell’artista Fabrizio Plessi, parla di modernità e carattere.

Ho iniziato a lavorare a questa collezione con l’idea di creare un racconto della contemporaneità, cercando di trovare un equilibrio tra il sentimento che le donne nutrono per la moda e l’attitudine libera dei nostri giorni. Ho deciso, quindi, di approfondire la mia ricerca di personalizzazione, per rendere ogni capo il capitolo di un racconto e trasformare il vestire quotidiano in tante occasioni speciali“, spiega la stilista.

Un equilibrio, va sottolineato, sempre in bilico; osteggiato dagli eventi avversi che la quotidianità ci obbliga a dribblare.

La collezione primavera/estate 2020 Alberta Ferretti scorre il manuale di un’inedita sartorialità giocando con il patchwork e ancora lavorazioni crochet e intarsi.

Spetta al camoscio dare una prestigiosa interpretazione della spring/summer 2020 Alberta Ferretti. Nella sua naturale morbidezza, confeziona gonne e pantaloni a zampa dall’allure esotico.

In passerella, inoltre, sfilano tessuti con stampe animalier in bianco e nero dalla grafica psichedelica che realizzano abiti, pantaloni e giubbotti; jeans slavati e ricolorati con la tecnica del tie-day per raggiungere un effetto used.

Per la sera, infine, la collezione Alberta Ferretti SS20 propone abiti con volant di chiffon effetto “tremblant” e abiti dalle linea fluide, talvolta ricamati con microperline e paillettes multiformi.

Il tutto, in un sofisticato tono del blu.

Fabrizio Plessi

Fabrizio Plessi, nato a Reggio Emilia, è noto per la sua ricerca artistica legata al tema dell’acqua.

Dal 1970, il suo carisma artistico è apprezzato in tutto il mondo. Sino al 1972, infatti, le sue opere sono esposte al padiglione Sperimentale della XXXV Biennale di Venezia.

Dal 1975 le sue performances compiono il giro del nord Europa (Francia, Germania, Belgio) con le azioni performative “Lago Stichter“, “Camminare sull’acqua” e “Operazione il Taglio del fiume Scheldie“.

Nel 2008 le personali sono accolte nei maggiori musei del mondo come l’Art Cologne, Miami, Grand Palais a Parigi e Wien.

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