Arte

TUTTI IN MOTO!

Una grande mostra dedicata alla moto, al mito della velocità e al suo riflesso nelle arti figurative, negli ideali di vita e nel costume degli italiani, dalla fine del XIX secolo agli anni del boom economico.

La motocicletta è la protagonista di Tutti in moto! Il mito della velocità in cento anni di arte, la mostra che si può ammirare al Palazzo Pretorio di Pontedera, chiamato PALP, restaurato e riconvertito a nuovo spazio espositivo della città, e al Museo Piaggio fino al 18 aprile 2017.

Tutti in moto! ha come curatori Daniela Fonti e Filippo Bacci di Capaci, è promossa dalla Fondazione per la Cultura Pontedera e dal suo comune e dalla Fondazione Piaggio. Il tema della velocità, spesso associato all’idea del viaggio e alla diffusione dei trasporti su rotaia, affiora nell’arte italiana alla fine dell’Ottocento e finirà per caratterizzarla profondamente in alcune sue stagioni, in conseguenza del rapido evolversi delle scoperte e delle applicazioni industriali ai mezzi di locomozione.

La mostra  ha come sede principale il Palazzo Pretorio di Pontedera ed una sezione al Museo Piaggio dedicate alle grandi opere.

“Tutti in moto!” si apre su un’Italia ancora agreste, segnata dal tempo lento delle stagioni, in cui ci si sposta ancora prevalentemente a piedi o a cavallo, e per mare si va a remi o vela. Poi arrivano le macchine, la velocità, cambia il mondo e cambia il modo di rappresentarlo. In questa trasformazione ci guidano le sale successive del palazzo, ognuna dedicata ad un distinto mezzo di locomozione: il treno, il tram, il piroscafo, la bicicletta, l’automobile, l’”omnibus”, la motocicletta, sino alla mongolfiera, l’aerostato, e l’aereo a motore. Oltre ducentocinquanta opere, tra dipinti, sculture, fotografie e manifesti di altrettanti grandi autori dell’arte italiana – da Fattori, a Bianchi e Viani, sino a Ziveri, passando per Severini, Baldessari e Carrà, o Boccioni, Balla e Depero – per sintetizzare il riflesso prodotto sull’immaginario collettivo da questi mezzi meccanici in continua evoluzione. Il percorso si conclude con la sensazionale progettazione della Vespa, che compie quest’anno i suoi gloriosi settant’anni.

È stato certo il Futurismo a dare nell’arte e nella letteratura la spinta fondamentale all’esaltazione del dinamismo e della velocità meccanica. Nel 1929, sulla suggestione delle imprese aeree dei trasvolatori, nasce una nuova corrente pittorica, l’Aeropittura, nella quale si assisterà alla multiforme celebrazione del tema del volo, dalla prima enfatizzazione eroica alla cupa atmosfera delle incursioni di guerra, descritte nelle opere di (Tato, Thayaht, Regina, Depero, Dottori, Crali, Sironi, Peruzzi, Nomellini, Marinetti, Munari) . La suggestione della velocità si estende in ambito futurista anche ai mezzi navali. Gli artisti restituiscono sulle tele il fascino dei grandi piroscafi che svettano all’orizzonte dei porti italiani e solcano gli oceani, di lì a poco carichi di migliaia di italiani costretti sulle vie dell’emigrazione.

L’esibizione prosegue nei grandi locali del Museo Piaggio con l’esposizione di ben 21 opere di grande formato che ripercorrono i temi affrontati a Palazzo Pretorio. L’esposizione è arricchita da alcuni preziosi veicoli che hanno fatto la storia della velocità su due ruote. 

 

 

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