Riaperta al pubblico "Atlas" nella torre della Fondazione Prada
Arte

Riaperta al pubblico “Atlas” nella torre della Fondazione Prada

Goshka Macuga e Betye Saar: un nuovo dialogo per la riapertura di “Atlas”

Il quarto piano della Fondazione Prada – “Atlas” – riapre al pubblico ospitando un dialogo inedito tra le opere delle artiste Goshka Macuga e Betye Saar.

Atlas è un percorso espositivo nato da un dialogo tra Miuccia Prada e Germano Celant che dal 2018 riunisce opere della Collezione Prada in una successione di spazi che accolgono assoli o confronti, creati per assonanza o contrasto, tra artisti come Carla Accardi e Jeff Koons, Walter De Maria, Michael Heizer e Pino Pascali, William N. Copley e Damien Hirst, John Baldessari e Carsten Höller.

L’insieme dei lavori esposti nei sei piani della torre, realizzati tra il 1960 e il 2016, rappresenta una possibile mappatura delle idee e delle visioni che hanno guidato la formazione della collezione e le collaborazioni con gli artisti che hanno contribuito allo sviluppo delle attività della fondazione nel corso degli anni.

 

Riaperta al pubblico Atlas nella torre della Fondazione Prada
Upside Down Mushroom Room risale all’anno 2000, nonostante il fungo sia una forma che ritorna nelle opere di Carsten Holler dal 1994.

 

Atlas Fondazione Prada

Atlas testimonia così un percorso tra personale e istituzionale, in evoluzione, aperto a interventi temporanei e tematici, a progetti ed eventi speciali, con possibili integrazioni da altre collezioni e istituzioni.

Dall’apertura della nuova sede nel 2015, la collezione è così diventata uno degli strumenti di lavoro a disposizione del programma culturale della fondazione, assumendo diverse configurazioni – dalle mostre tematiche alle collettive, dalle antologiche ai progetti curati da artisti – e trova ora nella Torre uno spazio permanente di esposizione.

 

Riaperta al pubblico Atlas nella torre della Fondazione Prada
“Atlas” include 3 grandi arazzi dell’artista: Of what is, that it is; of what is not, that it is not 2  del 2012, Make Tofu not War del 2018) e  il recentissimo From Gondwana to Endangered. Who Is the Devil Now? del 2020.

 

Goshka Macuga (Varsavia, 1967)

L’artista polacca spazia fra la scultura, l’installazione, la fotografia, l’architettura e il design. Le sue opere sviluppano complessi sistemi di classificazione in grado di dare forma e tramandare la conoscenza.

“Atlas” include 3 grandi arazzi dell’artista: Of what is, that it is; of what is not, that it is not 2  del 2012, Make Tofu not War del 2018) e  il recentissimo From Gondwana to Endangered. Who Is the Devil Now? del 2020.

Il primo è stato esposto a DOCUMENTA (13) e rappresenta una riflessione sull’impatto della cultura occidentale sulla popolazione afghana. Gli altri due lavori sono parte di una serie di arazzi 3D realizzati da Macuga per rappresentare una possibile interpretazione già superata di un’immagine del futuro.

 

Riaperta al pubblico Atlas nella torre della Fondazione Prada
“The Alpha and The Omega (The Beginning and The End)” (2013-16), un ambiente circolare che allude al viaggio iniziatico e all’esperienza della vita umana

 

Betye Saar

Al centro del lavoro di Saar (Los Angeles, 1926) si possono riconoscere l’interesse per il metafisico, la rappresentazione della memoria femminile e l’identità afroamericana.

Atlas presenta l’installazione “The Alpha and The Omega (The Beginning and The End)” (2013-16), un ambiente circolare che allude al viaggio iniziatico e all’esperienza della vita umana, concepito in occasione della sua personale Uneasy Dancer presentata alla Fondazione Prada a Milano nel 2016.

 

I biglietti per visitare la mostra sono in vendita sul sito: fondazione.prada.org

 

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Fondazione Prada riapre a Milano e Venezia: il programma 2021/22

 

 

 

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