Mame Arte: Renato Guttuso l'arte del '60 cinquanta anni dopo
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Renato Guttuso: l’arte del ’68 cinquanta anni dopo

Alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino arriva una mostra dedicata a Renato Guttuso (1911-1987). Si celebra l’arte di un pittore che è stato di forte impatto nel panorama culturale del ‘900 soprattutto nell’unione di arte e società.

DAL 23 FEBBRAIO AL 24 GIUGNO 2018 A TORINO ARRIVA L’ARTE DI RENATO GUTTUSO

La mostra curata da Pier Giovanni Castagnoli insieme al supporto degli Archivi Guttuso prevederà circa 60 opere provenienti da prestiti nazionali ed internazionali. La raccolta aiuterà a guardare diversamente agli anni ’60 in particolar modo al fenomeno del Sessantotto, un periodo ricco per l’artista.

La tematica centrale è affidata alla visione e interpretazione personale da parte di Guttuso del soggetto politico in un arco temporale di circa quarant’anni, dagli Anni ’30 agli Anni ’70.

Uomo impegnato nelle arti così come in politica, scrittore e idealista, pensava che «L’arte è umanesimo e il socialismo è umanesimo». Carattere deciso e idee chiare lo hanno portato, come pochi nella sua generazione, a cercare una “mediazione” tra la politica e l’arte. L’arte per lui doveva svolgere il compito di funzione civile, era un mezzo di persuasione dotato di morale.

Arte impegnata

L’arte non è certo nuova a questo tipo di approccio, perché dal finire dell’800 e per quasi tutto il ‘900, la pittura era il “mezzo messaggero” per infondere il proprio messaggio. Ma anche un mezzo che attestasse i tempi, i cambiamenti sociali e quelli politici, pensiamo primo fra tutti il Futurismo.

La GAM in questa mostra vuole attestare un’arte significativa, mostrarla per ciò che significava all’epoca, un’epoca trascorsa da circa 50 anni, della quale sentiamo ancora gli strascichi.

Le lotte per la libertà, lo spirito antifascista, lo sguardo civile, i pensieri contro le guerre e la tirannia, la voglia popolare di rivalsa: sono tutti illustrati sulle sue tele. Come Fucilazione in campagna (1938), ispirata alla morte di Federico Garcia LorcaGott mit uns (1944), Vietnam (1965), Giovani innamorati (1969), Funerali di Togliatti (1972).

GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino: come arrivare

 

 

 

 

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