Le metamorfosi: grande ritorno di Picasso a Milano
É finito il conto alla rovescia per il grande evento artistico di Milano del 2018; le Metamorfosi di Pablo Picasso. Apre domani la mostra curata da Pascale Picard, direttrice dei Musei civici di Avignone e promossa e prodotta da Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale e MondoMostreSkira.
Picasso torna a Milano, dunque. E lo fa alla grande con questa mostra a lui dedicata a Palazzo Reale che si potrà visitare da domani fino al 17 febbraio 2019.
Palazzo Reale non è nuovo a mostre sul grande artista spagnolo e questo nuovo progetto prosegue il percorso di approfondimento intrapreso nei decenni. Un vero e proprio ciclo di mostre su Picasso che ha reso speciale il rapporto tra il maestro spagnolo e Milano.
Prima fra tutte l’esposizione di Guernica nella Sala delle Cariatidi nel 1953, un avvenimento eccezionale e un autentico regalo che Picasso fece alla città. Seguì, a distanza di quasi mezzo secolo, una grande antologica nel settembre 2001, e infine la rassegna monografica del 2012.
Il progetto
Il progetto, tappa milanese della grande rassegna europea triennale Picasso-Méditerranée, promossa dal Musée Picasso di Parigi con altre istituzioni internazionali, presenta circa 200 opere tra lavori di Picasso e opere d’arte antica cui il grande maestro si è ispirato, provenienti dal Musée National Picasso di Parigi e da altri importanti musei europei come, tra gli altri, il Louvre, i Musei Vaticani , il Museo Picasso di Antibes e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Fil rouge della mostra ” il mito”, quindi la mitologia e il rapporto con l’antico, grande passione del maestro catalano. In questa straordinaria esibizione è l’antichità nelle sue diverse forme che si declina nelle mitologie reinventate da Picasso e presentate nelle sei sezioni della mostra con le opere del grande artista accostate a quelle di arte antica – ceramiche, vasi, statue, placche votive, rilievi, idoli, stele – che lo hanno ispirato e profondamente influenzato.
La mostra
Forse un corpus di 350 opere può sembrare poca cosa per una mostra dedicata al genio del Novecento che nella sua vita ha prodotto migliaia di tele, disegni e sculture. Eppure questa mostra ci porta in viaggio verso le atmosfere del mondo antico e del nostro immaginario, fuse insieme dal grande artista per dare vita alle storie che animano le sue opere.
Figura chiave della mostra è certamente il Minotauro, affascinante leggenda del mondo antico e tema legato alla corrida spagnola. «Se tutte le tappe della mia vita potessero essere rappresentate come punti su una mappa e unite con una linea, il risultato sarebbe la figura del Minotauro», ha affermato il grande artista per spiegare la presenza del mostro mitologico nel suo lavoro, dal 1928 fino alla morte, nel 1973.
Ma non di soli minotauri è costellata la mostra. Le tele esibite sono disseminate di figure leggendarie, metà uomini e metà animali, di storie di amore e di morte che ci raccontano a loro volta storie nascoste nel nostro subconscio e, contemporaneamente, ci rivelano episodi e tratti psicologici della vita dell’artista.
Le sei sezioni
Mitologia del Bacio – Ingres, Rodin, Picasso
Arianna tra Minotauro e Fauno
Alla Fonte dell’Antico – Il Louvre
Le “Demoiselles” del Dyplon: tra greci, etruschi e iberici
L’antichità delle metamorfosi
Antropologia dell’antico
Si può affermare con certezza che la mostra Metamorfosi si propone di penetrare nel laboratorio intimo del grande genio spagnolo alla luce delle fonti antiche che ne hanno ispirato l’opera, ma anche di svelare i meccanismi di una singolare alchimia che pone l’Antichità al cuore di un modernità determinante per l’arte del XX secolo.
Noi di Mam-e l’abbiamo vista oggi; e’ bellissima, coinvolgente, straordinaria. Correte a vederla, ne rimarrete affascinati!
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