Arte

Il Museo Carnavalet pronto alla riapertura; ma senza i numeri romani

Il museo riaprirà in primavera  – Covid permettendo – dopo un’ampia campagna di restauri delle opere.

 

Ma niente più numerazione romana perché molti visitatori non la conoscono.  Il Carnavalet,  il magnifico museo della Storia di Parigi a due passi da Place des Vosges, ci è arrivato ora. Dopo quattro anni dedicati a una meticolosa risistemazione.

D’ora in poi, i visitatori potranno ammirare opere d’arte e suppellettili dell’epoca di Luigi 14, leggere notizie su Enrico 4, o rimanere sconcertati davanti alla celebre immagine della testa di Luigi 16 sventolata dal boia.

La maggior parte dei visitatori – quelli provenienti da culture linguistiche diverse, l’Asia o il mondo arabo, ma anche un gran numero di europei – non sono più in grado di leggere i numeri romani. E anziché  aggiungere una parentesi al cartello espositivo con il numero arabo ordinale, hanno preferito sostituirli in toto.

Precursore di questa innovazione il Louvre che non usa più i numeri romani per indicare i secoli, mentre li mantiene per re e regine.

 

Il Museo Carnavalet pronto alla riapertura; ma senza i numeri romani
D’ora in poi, i visitatori potranno ammirare opere d’arte e suppellettili dell’epoca di Luigi 14, leggere notizie su Enrico 4, o rimanere sconcertati davanti alla celebre immagine della testa di Luigi 16 sventolata dal boia.

 

La ristrutturazione del Musée Carnavalet

Il cantiere di ristrutturazione del Musée Carnavalet, il museo della storia di Parigi, chiuso dal 2016, è stato innanzi tutto un immenso cantiere di recupero della collezione, ricca di 615mila opere (di cui 3.700 saranno esposte).

In primavera  sempre Covid permettendo – riapriranno anche la Maison de Victor Hugo della place des Vosges e il Palais Galliera. Solo per il cantiere del Carnavalet, che comprende anche il restauro delle facciate, la messa a norma degli impianti e la nuova museografia, sono stati investiti circa 50 milioni di euro, di cui 4 per il restauro delle collezioni.

 

Il Museo Carnavalet pronto alla riapertura; ma senza i numeri romani
Dedicato a chi voglia scoprire il passato di Parigi e dei parigini, tramite i numerosi e meravigliosi cimeli che contiene

 

Al Musée Carnavalet c’è la storia di Parigi

Questo museo viene aperto nel 1880, momento in cui vi si trovavano già all’interno opere di grande valore. I mobili in stile Luigi XV e Luigi XVI  (o meglio 15 e 16) conservati perfettamente, trompe l’oeil, soffitti riccamente decorati, sculture. A queste si sono aggiunti negli anni collezioni tematiche di grande importanza, tutte atte alla riscoperta della passato di questa antica città. Si tratta di opere, reperti o ricostruzioni che ripercorrono 400.000 anni di storia.

Dedicato a chi voglia scoprire il passato di Parigi e dei parigini, tramite i numerosi e meravigliosi cimeli che contiene, il museo Carnavalet è un compendio di tutta quella che è la storia e l’arte parigina. Non per niente viene chiamato proprio “Museo della Storia di Parigi”.

 

Il Museo Carnavalet pronto alla riapertura; ma senza i numeri romani
I mobili in stile Luigi XV e Luigi XVI  (o meglio 15 e 16) conservati perfettamente, trompe l’oeil, soffitti riccamente decorati, sculture

 

Si parte infatti dalla preistoria, con sezioni del museo dedicate proprio a manufatti archeologici, fino ad arrivare a quelli medievali.  Ripercorrendo anche usi e costumi del tempo. Le altre sezioni ripercorrono momenti importanti per la città, e sono suddivise per tipologia. Si passa dalle arti grafiche (fotografie, manifesti, disegni), alle insegne, all’arredamento nobiliare, alla numismatica, ai modellini di riproduzioni storiche, fino alle sculture e alle pitture di grande pregio. Dodici sale sono riservate alla Rivoluzione Francese, con numerosi oggetti, modelli, emblemi e stampe risalenti al periodo.

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