
Finarte aste: Incanti d’Arte con gli affreschi di Palazzo Torlonia
Incanti d’Arte da Finarte: 300 lotti per tutti i gusti e disponibilità di budget. In particolare gli affreschi di Palazzo Torlonia nella prossima asta a Roma il 23 e 24 febbraio
Finarte prossime aste: 23 – 24 febbraio a Roma
Dopo l’asta di Gioielli prêt-à-porter in occasione di San Valentino, Finarte punta l’attenzione su Roma con l’asta “Incanti d’Arte”, programmata per il 23 e 24 febbraio con un totale di oltre 330 lotti.
Per saperne di più consulta il sito ufficiale di Finarte cliccando qui.
Gli affreschi di Palazzo Bolognetti – Torlonia:
Tra gli oltre 330 lotti in asta, l’attenzione è su una sezione dedicata ad un significativo nucleo di affreschi provenienti da Palazzo Bolognetti-Torlonia. Tra gli autori Bigioli, Coghetti e Consoni.
“Si tratta di un’occasione perfetta per trovare quell’oggetto particolare che cercavate da tempo per arredare o decorare la vostra casa, che sia un’opera d’arte, un complemento d’arredo antico o un pezzo di design vintage. Sarà un’asta per tutti i gusti ma anche per ogni budget”.
Il palazzo Bolognetti – Torlonia:
Nell’Ottocento, il palazzo era uno dei luoghi più vivaci di Roma, per questo numerosi furono i grandi artisti che ne decorarono le sale. Si trovava in Piazza Venezia, un luogo simbolo di Roma che ha cambiato aspetto per via della realizzazione del Vittoriano. L’ampliamento della piazza preesistente causò la distruzione di diversi palazzi storici, tra questi il Palazzo Bolognetti-Torlonia, distrutto nel 1903.
Il palazzo fu successivamente acquistato da Giovanni Raimondo Torlonia nel 1807 e diventa uno dei luoghi più vivaci del bel mondo romano. Ricco infatti di opere d’arte e decorazioni ad opera di grandi artisti. Spicca l’Ercole e Lica di Canova, oggi custodito presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.
Anche Stendhal, in visita a Roma, nel suo Promenades dans Rome del 1829 scrisse:
I balli del Principe Torlonia in Roma sono superiori a quelli che dava Napoleone I. […] I quattro lati del cortile del suo palazzo sono occupati da magnifiche gallerie che comunicano con più saloni vastissimi nei quali si balla. I migliori pittori viventi, come Palagi, Camuccini, Landi, li hanno dipinti. […] Le feste dei Torlonia sono più belle di tutte quelle dei sovrani d’Europa.
Oltre agli artisti già citati, evidenziamo anche: Bartolomeo Pinelli, Bertel Thorvaldsen, Francesco Coghetti, Filippo Bigioli. Ma le decorazioni furono in parte distrutte con il Palazzo, mentre quelle salvate andarono disperse.
Il nucleo di affreschi:
Negli anni Venti del Novecento, il nucleo di affreschi entrò a far parte della collezione della Contessa Amalia Canonica, amica e collaboratrice della duchessa di Aosta Laetitia di Savoia Bonaparte, fino ad arrivare agli attuali proprietari che hanno scelto di porlo in vendita da Finarte.
Agli affreschi staccati dalle pareti del Palazzo si aggiungono anche gli arredi e i dipinti acquistati direttamente dalla contessa, insieme alle opere di Paolo Gaidano.
Le aste passate con gli arredi del Palazzo Torlonia:
Nel 1901 andarono venduti gli arredi in un’asta nella Galleria Sangiorgi. Successivamente, nel 1902 una seconda vendita in via Margutta 55, e poi una terza, avvenuta nel 1903 organizzata dall’antiquario napoletano Francesco Tancredi.
Galleria fotografica – Alcuni dei lotti in asta:



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