Arte: Alighiero Boetti Il mondo fantastico
Arte,  Milano,  Mostra

Alighiero Boetti: il mondo fantastico dal 28 febbraio

Alighiero Boetti (1940-1994) con il suo mondo fantastico sarà in mostra nella galleria milanese Dep Art a cura di Federico Sardella.

Saranno esposte circa 30 opere realizzate da Boetti su supporto cartaceo a partire dal ’65, inoltre sarà presente una istallazione del ’79 da allora mai più esposta.

DAL 28 FEBBRAIO AL 28 APRILE 2018 IL MONDO DI ALIGHIERO BOETTI SARA’ IN MOSTRA A MILANO

Artista dalle mille sfaccettature, Boetti, ha saputo eclissarsi dai movimenti artistici tanto velocemente quanto entrava a farne parte: prima fra tutti l’Arte povera.

Da Torino, la sua città diviene Roma, la Città Eterna, come poche ha saputo dare agli artisti in quegli anni quel fermento e quella eccitazione artistica che rimarrà per sempre.

Erano gli anni delle rivolte, della voglia di farsi sentire, di mettersi in gioco e di sperimentare; una tale voglia di sperimentazione che spinge Boetti anche a lavorare “in squadra”.

Boetti era l’artista dalla spiccata e indiscutibilmente geniale intuizione, visiva prima e artistica poi, le sue opere soprattutto sul finire degli Anni ’60 e per tutti i ’70 sono pura genialità. Pensiamo a Viaggi postali, alle Mappe, ai segni grafici come Mettere al mondo il mondo e Omonimo.

Boetti: «Il lavoro della Mappa ricamata è per me il massimo della bellezza. Per quel lavoro io non ho fatto niente, non ho scelto niente, nel senso che: il mondo è fatto com’è e non l’ho disegnato io. Le bandiere sono quelle che sono e non le ho disegnate io, insomma non ho fatto niente assolutamente. Quando emerge l’idea base, il concetto, tutto il resto non è da scegliere».

Zoo

L’esposizione milanese si aprirà con un lavoro del ’65 appartenente al primo periodo di attività per poi affrontare tutti gli “argomenti” cari a Boetti. Si mostrerà inoltre al pubblico un aspetto forse meno conosciuto dell’artista, la sua visione sul mondo naturale e animale. Delfini, rane, stambecchi, tartarughe e molti altri diventano un motivo quasi matematico di moltiplicazione decorativa.

E’ da qui, dal mondo faunistico, che si collega l’istallazione Zoo (1979) realizzata dallo stesso Boetti con l’aiuto dei figli allestita nell’Atelier di Roma. Pubblicata diverse volte ma mai più riproposta, composta anch’essa da un’assemblage di forme animali.

«Questi animali portano in sé il ricordo di milioni di loro predecessori e ricordano il tempo, quello antico, lento, anonimo, identico, immobile, invariato».

Galleria Dep Art, Milano: come arrivare

 

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