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Spettacolo,  Cinema

RESIDENT EVIL E GLI ALTRI: IL WEEKEND AL CINEMA

I l ritorno al cinema della saga nera con Mila Jovovich (‘Resident Evil-The final chapter’) e di Antonio Albanese, E poi i due grandi candidati agli Oscar ‘Moonlight’ e ‘Manchester By the Sea’

RESIDENT EVIL – THE FINAL CHAPTER: torna la saga videogame-horror più nota e longeva del cinema, con il suo ultimo capitolo. Il film (sempre diretto da Paul W.S.Anderson)  e sempre interpretato dall’ormai matura Mila Jovovich, senza la quale sarebbe inimmaginabile, racconta del ritorno della protagonista Alice al luogo in cui l’incubo è inziato: Raccoon City, dove la società Umbrella Corporation sta riunendo le sue forze per un attacco finale contro gli ultimi sopravvissuti all’apocalisse zombie. Vent’anni fa il primo capitolo poteva stupire per l’impatto apocalittico e per l’incursione dell’immaginario zombie: oggi l’offerta in questo campo è sovrabbondante, e l’ultimo capitolo di Resident Evil ricorda troppo da vicino il clima di Terminator e Mad Max: Fury Road. Poca personalità.

MANCHESTER BY THE SEA: Casey Affleck è finalmente diventato grande e seppellito figurativamente l’ingombrante figura del fratello Ben. Più o meno, fuor di metafora, quello che si racconta in questo film, tra i più attesi in vista dell’imminente notte degli Oscar. Un grande film ‘minore’ sul’arte della sopravvivenza al dolore, sull’esilio dalla famiglia e quindi dall’umanità, e sul ritrovato senso di appartenenza alla comunità grazie alla presa in carico di un fardello, di un peso di una responsabilità. Senza rinunciare all’ironia e ricordando le dolci-amare commedie del miglior Woody Allen.

MAMMA O PAPA’?: Dopo il successo di ‘Benvenuti al Sud’, e non solo, lascia l’amaro in bocca constatare che per avere delle idee di successo per un film brillante e politicamente scorretto si debba prendere del materiale dai cugini d’oltralpe: ci vuole il coraggio dei francese per poter ammettere, seppur in chiave di commedia, che è lecito pensare ai figli come degli intralci fastidiosi e insopportabili? Albanese e la Cortellesi, che hanno presentato il loro film in uscita con quella che è stato forse il momento più divertente dell’ultimo Festival di Sanremo,  sono una coppia di professionisti che vogliono rifilare i pargoli l’uno all’altro, dopo la separazione, e per questo si scannano a non finire. Il film diverte e non poco: la coppia comica è una certezza.

MOONLIGHT: Un altro grande favorito in vista degli Oscar. Qui la storia è ancora più forte e disturbante: la lotta di un diverso per eccellenza, un nero gay costretto a vivere in una comunità della Florida violenta e ingombrante. Il film racconta tutta la sua vita, dai traumi d’infanzia alla maturità: un film dalla tesi un po’ programmatica, adatto ai palati dell’Academy, meno, forse a quegli europei. Ma alcuni momenti sono da grande cinema.

AUTOBAHN FUORI CONTROLLO: un corriere della droga americano cerca di rapinare un grande capo del cartello internazionale pur di ottenere i soldi per aiutare la propria ragazza gravemente malata e darle le cure che le servirebbero per sopravvivere.  Un sorta di deriva dei film adrenalinico-romantico, un omaggio agli anni novanta di Una vita al massimo e agli ’00 di Drive che purtroppo risente fin troppo delle testosteroniche atmosfere alla Fast & Furious.

 

 

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