Arte: 100 capolavori viaggio nell'arte del XIX e XX secolo
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100 capolavori: viaggio nell’arte del XIX e XX secolo

Saranno i nomi noti dell’arte a comporre i 100 capolavori in mostra a Brescia a Palazzo Martinengo, da Inganni a De Chirico, da Sironi a Morandi fino a Burri, Manzoni e Fontana.

Una trasformazione quasi sacrale del Palazzo Martinengo per accogliere i 100 capolavori provenienti dal collezionismo privato bresciano. Una carrellata artistica tra due secoli il XIX e il XX, dal Futurismo alla Metafisica, sino ad arrivare all’Arte Informale.

DAL 20 GENNAIO AL 10 GIUGNO 2018 BRESCIA OSPITA 100 CAPOLAVORI D’ARTE DEL XIX E XX SECOLO

A sorprendere il pubblico sarà l’opera assolutamente inedita mai esposta prima di Pablo PicassoNatura morta con testa di toro, olio su tela, realizzato nel 1942. Opera ritrovata da Davide Dotti, recentemente autenticata dalla Fondazione Picasso di Parigi.

Il dipinto di Picasso è stato eseguito in un frangente tragico per l’artista poiché la guerra aveva fatto molti lutti, anche personali. Da leggere l’opera come un memento mori, con una grande espressività e di pregiata qualità. Ma ancor più significativa per rivedere la serie delle “teste di toro” e le opere prodotto negli Anni della Guerra.

Una grande opportunità in più farà sì che da gennaio 2018 le più importarti e sontuose residenze bresciane apriranno le porte per mostrare la storia del collezionismo. Iniziato in città e in provincia negli ultimi due secoli.

La mostra prende il titolo PICASSO, DE CHIRICO, MORANDI. 100 capolavori del XIX e XX secolo dalle collezioni private bresciane.

A cura di Davide Dotti, organizzata dall’Associazione Amici di Palazzo Martinengo, col patrocinio della Provincia di Brescia e del Comune di Brescia.

Un percorso artistico ed espositivo che inizierà con il Neoclassicismo per arrivare a Burri, Manzoni, Vedova e Fontana degli anni Cinquanta e Sessanta del ‘900.

Il desiderio è stato quello di realizzare per i mesi della mostra un museo “ideale”, che riuscisse a coniugare le Arti e un periodo lungo 200 anni, denso di sperimentalismo e maestria. Ma anche far conoscere la storia del collezionismo bresciano divisibile in due categorie. La prima di estrazione aristocratico nobiliare che riguarda soprattutto la pittura dell’800, la seconda frutto dell’intuito e della passione per l’arte contemporanea.

I nomi esposti saranno Luigi Basiletti, Angelo Inganni, Faustino Joli, Francesco Filippini, Giovanni Renica, Achille Glisenti, Arnaldo Soldini, Cesare Bertolotti fino a Emilio RizziBalla, Boccioni, Depero, De Chirico, Savinio, Severini, Morandi, Carrà, De Pisis, Sironi, Burri, Manzoni, Vedova e Fontana.

Palazzo Martinengo, Brescia: come arrivare

 

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